È un massone e lo rivendica con orgoglio. Ci ha persino scritto
su un librone per Chiarelettere, “Massoni”,
un testo che descrive un mondo dominato da super logge Ur-Lodges che
“viene molto letto tra i grillini”. Rivendica come sua la vittoria al
ballottaggio di Gioia Tauro, che ha visto prevalere Giuseppe Pedà,
sostenuto da alcune liste di centrodestra ma “nostro socio fondatore”.
Parliamo di Gioele Magaldi, romano, classe 1971, Gran maestro del Grande
oriente democratico (nato in polemica con il più noto Grande oriente
d’Italia), presidente del “Movimento Roosevelt”, una sorta di meta
partito che si propone, dopo il successo calabrese, di partecipare alle
prossime comunali a Napoli, Milano, Roma. Magari proprio in partnership
con il M5s, “con cui ci sono contatti politici e alcune visioni comuni”.