È un massone e lo rivendica con orgoglio. Ci ha persino scritto su un librone per Chiarelettere, “Massoni”,
un testo che descrive un mondo dominato da super logge Ur-Lodges che
“viene molto letto tra i grillini”. Rivendica come sua la vittoria al
ballottaggio di Gioia Tauro, che ha visto prevalere Giuseppe Pedà,
sostenuto da alcune liste di centrodestra ma “nostro socio fondatore”.
Parliamo di Gioele Magaldi, romano, classe 1971, Gran maestro del Grande
oriente democratico (nato in polemica con il più noto Grande oriente
d’Italia), presidente del “Movimento Roosevelt”, una sorta di meta
partito che si propone, dopo il successo calabrese, di partecipare alle
prossime comunali a Napoli, Milano, Roma. Magari proprio in partnership
con il M5s, “con cui ci sono contatti politici e alcune visioni comuni”.
Nei giorni scorsi è stato avvistato al Senato, a pranzo con la
senatrice grillina Laura Bottici, uno dei pilastri del movimento. Una
lunga conversazione su come riportare alle urne il 50% di astensionisti,
bacino potenziale che fa gola a molti. Su come radicarsi sul
territorio, e convincere “i tanti italiani che non guardano i talk
politici, ma che hanno bisogno di un contatto diretto”, hanno convenuto i
due commensali.
Un dialogo aperto, e del resto Magaldi ormai va
per la maggiore tra i grillini. “Grillo ha citato più volte il mio
libro nei suoi post e il blog mi ha intervistato. Mi hanno detto che lo
stesso Casaleggio ha trovato il mio libro illuminante”. Nel volume,
Magaldi si definisce “un addetto ai lavori massonico internazionale”, e
racconta come l’opinione pubblica, non solo italiana, sia “manipolata”
dai grandi media e di come varie personalità della politica e
dell’economia siano legate alle super logge.
La stessa Bottici, nello
scorso gennaio, ha presentato un’interrogazione a palazzo Madama per
chiedere all’allora presidente Napolitano di “riferire sulla sua
affiliazione alla loggia massonica segreta sovranazionale aristocratica
reazionaria Three Eyes”, denunciata “in un libro molto interessante del
gran maestro Gioele Magaldi”.
L’interrogazione non ha mai avuto
risposta, ma il sodalizio con il M5s non si è interrotto. Fino al
recente pranzo in Senato. “Ho visto la Bottici e anche altri
parlamentari M5s”, spiega Magaldi ad Huffpost. “C’è molto interesse tra
loro sul mio libro”. In Calabria però il gemellaggio, pur in assenza di
una lista Roosevelt, è stato col centrodestra. “Noi sosteniamo chi segue
il nostro programma”, spiega, “siamo un meta-partito, abbiamo iscritti
anche del Pd e di Forza Italia, di cui preferisco non fare i nomi”.
Con
i grillini però il feeling sembra più forte. E del resto,
nell’intervista al blog di Grillo del gennaio 2015, Magaldi definisce il
M5s il “meno peggio” tra i partiti e invita i grillini ad “allearsi”
con lui e a “scongelare” i loro voti. “Solo così potremo avere una
svolta politica importante”. “All’inizio pensavo che loro fossero
eterodiretti da qualcuno per congelare dei voti e favorire l’inciucio
tra Pd e Forza Italia. Poi mi sono ricreduto, loro sono in buona fede. E
il fascino che io esercito su di loro deriva dal fatto che nel libro
hanno trovato una descrizione rigorosa e nitida delle dinamiche del
potere, al di là di molte tesi complottiste che io confuto. E anche dal
fatto che io ho detto loro con chiarezza che le alleanze in democrazia
si fanno, che non si può pensare si abolire i partiti”.
A Gioia Tauro l’alleanza però è stata con Forza Italia, “ma il
partito locale si è già roosveltizzato”, assicura Magaldi, che annuncia
la nascita di coordinamenti locali e di circoli “in tutta Italia”. “Io
sono massone, ma il movimento è aperto a tutti”. Dal porto calabrese,
che considera un “esperimento politico archetipico” Magaldi punta alle
prossime amministrative 2016 nelle grandi città. Nel frattempo corre il
rischio di diventare un nuovo ideologo grillino come il professor
Becchi? “Ma per carità”, replica lui.
“Io non sono in
intellettualino o un ideologo. Sono un ex imprenditore, che ha lasciato
l’attività per divisioni dentro il mondo della massoneria. Sono uno
studioso, un massone orgoglioso che ora intende fare politica”.
L’obiettivo pare ambizioso: “Un’alleanza tra i cittadini comuni e le
avanguardie massoniche progressiste internazionali, contro le oligarchie
neoaristocratiche, e le involuzioni tecnocratiche della governance
italiana, euro-atlantica e mondiale”. Ce n’è abbastanza per affascinare
gli habitué del blog di Grillo. E chissà che alla fine la partnership
non si realizzi davvero.
Fonte:
http://www.huffingtonpost.it/2015/06/16/gioele-magaldi-massone-m5s_n_7593216.html?ncid=fcbklnkithpmg00000001